VIVA LA LIBERTÀ
- Lorenzo Poggi
- 25 gen 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Sono vent’anni che studio la psicologia, dieci anni che vedo persone nel mio studio e altrettanti che condivido il mio lavoro e le mie riflessioni con i colleghi.
Ma conosco il mondo della psicologia e della psicoterapia anche dall’altra parte. Sono stato undici anni in analisi a tre sedute la settimana, prima di questa cinque anni in psicoterapia una volta la settimana, nella mia vita ho consultato per me sei psicologi e uno psichiatra, ho preso psicofarmaci, ho avuto attacchi di panico e angosce che potrebbero definirsi psicotiche, ho un matrimonio fallito alle spalle e molti altri momenti bui.
Considero anche tutto questo esperienza e non mi importa se qualcuno turbato da ciò che sto scrivendo dovesse dubitare della mia adeguatezza professionale; proprio per il lavoro che faccio, credo sia più giusto e saggio giudicarmi per la mia tranquillità di oggi che per le difficoltà di ieri.
Non è per questo infatti che scrivo, ma per condividere le mie conclusioni dopo tutto questo lavoro, su di me e sulle persone che mi hanno chiesto aiuto.
Dopo tutti questi anni non ho scoperto di voler uccidere mio padre e andare a letto con mia madre, né di non essere capace di separarmi da mia madre, né di vivere prigioniero dei miei traumi infantili. Non ho scoperto, né su di me né su altri, proprio un bel niente che una volta scoperto mi ha “svoltato” o contro il quale mi sono rassegnato a dover combattere per tutta la vita. Non l’ho scoperto su di me ne su nessun altro.
Sì, ho scoperto molte cose che hanno influenzato e influenzano ancora la mia vita e quella degli altri, ma ho anche scoperto che tra queste “il passato” è molto meno ingombrante della normalità che ci impone il nostro modo di vivere e soprattutto che oltre le influenze c’è dell’altro: c’è la possibilità e la capacità di pensare con la propria testa e la libertà di scegliere a cosa dare valore nella propria vita. Insomma, tutto questo lavoro mi ha insegnato a pensare con la mia testa ed è questo quello che propongo a chi mi consulta.
E ho anche imparato che la psicoterapia non è una tecnica, è un normalissimo incontro tra una persona che ha delle conoscenze e una che ne ha meno. Le tecniche, ce ne sono tante ed è importante conoscerle e applicarle quando necessario, sono strumenti preziosi, ma più spazio occupano meno ne lasciano all’incontro, all’ascolto reciproco, all’umanità della situazione e quindi a ciò che realmente fa la differenza.
Per questo conta molto di più la cura che il terapeuta ha di se stesso della tecnica che esercita. Per questo non credo giusto chiedere a chi chiede aiuto alcun impegno al di là di quello che lo ha portato a farlo e che vuole metterci.
Viva la libertà!
Comments